Il tipo di ordinamento frutticolo prevede una buona rotazione pluriennale che è alla base di una serie di tecniche agronomiche adottate per l’ottenimento di produzioni da agricoltura integrata nonché nel pieno rispetto delle norme sulla buona prassi agricola e quelle relative alla condizionalità.

La scelta produttiva è conseguenza della vocazione della zona in cui, grazie alla ottima fertilità dei terreni, si ottengono elevate produzioni.

Ovviamente vengono alternate sui fondi, specie appartenenti a famiglie vegetali diverse, ciò al fine di evitare fenomeni di “stanchezza” del terreno.

Tra le colture più rappresentate troviamo pomodoro, cime di rapa, puntarella cimata, cavolfiore, zucchine, melanzane, meloni e anguria. Tali rotazioni rendono difficile stilare un bilancio aziendale costante per via della diversità delle colture praticate: spesso infatti si è costretti ad optare per una coltura meno remunerativa pur di non sfruttare troppo il terreno e per non ricorrere a continue concimazioni.

Tali pratiche sono in linea con quanto previsto nelle NBPA della Regione Campania.